Πέμπτη 4 Οκτωβρίου 2012

ΚΟΥΑΖΙΜΟΝΤΟ!



SALVATORE QUASIMODO


ALLE FRONDE DEI SALICI
 
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo ?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre eano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

2 σχόλια:

  1. A UN POETA NEMICO

    a Giusepe Marotta


    Su la sabbia di Gela colore della paglia
    mi stendevo fanciullo in riva al mare
    antico di Grecia con molti sogni nei pugni
    stretti e nel petto. L'a Eschilo esule
    misur'o versi e passi sconsolati,
    in quel golfo arso l' aquila lo vide,
    e fu l' ultimo giorno. Uomo del Nord, che mi vuoi minimo o morto per tua pace, spera :
    la madre di mio padre avra cent' anni
    a nuova primavera. Spera : ch' io domani
    non giochi col tuo cranio giallo per le piogge.


    Νασαι παντα καλα καθηγητα !
    Καλο βραδυ !

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  2. @ Χαρ. Αλβέρτος: Ευχαριστώ πολύ. Αντιχαιρετώ και αντεύχομαι.

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