Κυριακή 3 Δεκεμβρίου 2017

ΠΑΖΟΛΙΝΙ!




PIER PAOLO PASOLINI


E IL FRUSCIO DELLA CARTA DOVE SCRIVO

E il fruscio della carta dove scrivo,
improvviso, in una sosta gremita
dal gracile suono dei campi, vivo,
mi dice, dopo giorni e giorni spersi
nel giorno sempre più fisso della carne.
Questo vuoto improvviso che scava
nei secoli, che soffia nella stanza
odore di cimiteri abbandonati,
conta più che mille corpi stretti
in abbracci o in snervati desideri,
più dei pensieri che il mio mondo
m’impone. Ah, come ti ho imparata, solitudine!

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