PIER PAOLO PASOLINI
MI DESTAI D’IMPROVVISO
Mi destai d’improvviso, ero
solo.
Conobbi l’assiuolo ai ciechi gemiti,
che dal cielo suonavano vicini,
sopra il mio petto.
Conobbi l’assiuolo ai ciechi gemiti,
che dal cielo suonavano vicini,
sopra il mio petto.
Con quel canto fui vivo nel
silenzio;
ma, perduto nei sogni, del mio corpo
nulla restava se non una memoria
triste e delusa.
ma, perduto nei sogni, del mio corpo
nulla restava se non una memoria
triste e delusa.
E anche tu, memoria non
immagine,
su di me, su quel canto sovrastavi
e facevi mortale quel silenzio,
senza apparirmi.
su di me, su quel canto sovrastavi
e facevi mortale quel silenzio,
senza apparirmi.
carne, nei sogni; una mortale larva
che sopravanza questa vita; eppure
ti amavo sempre.
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