CAMILLO SBARBARO
QUANDO TRAVERSO LA CITTÀ LA
NOTTE
Quando traverso la
città la notte
io vivo la mia vita
più profonda.
Persiane silenziose
illuminate!
Finestra buia aperta
nella notte!
Negli atrii di pietra
voce d'acqua!
Tra le bestie
squartate lumicino
alla madonna! Ombre
umane informi
dietro i vetri
nebbiosi dei caffè!
Mi trasformo nel
cieco crocicchio
che suona ritto gli
occhi vaghi al cielo.
Voluttà d'esser solo
ad ascoltarmi!
Udire nella mia notte
per ore
avvicinarsi e
dileguare i passi!
Essere la puttana che
sussurra
la parola al passante
che va oltre!
la vecchia della
porta
che s'attacca pel
soldo della grappa
al militare ch'esce
nauseato!
E voluttà di scendere
più basso!
Rasentando le case
cautamente
io sento dietro le
pareti sorde
le generazioni
respirare.
E so l'ostilità di
certe vie
tozze,
la paura di certe
piazze vuote...
E forse ignaro
m'incammino verso
- oh mia liberazione!
- la Follìa.
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