GESUALDO BUFALINO
SERENATA A GESSICA
I violini sotto i balconi
del ghetto
acutamente ti chiamano, cuciono
ai tuoi piedi un damasco dogale:
tu da una fiaba mi lanci una rosa.
acutamente ti chiamano, cuciono
ai tuoi piedi un damasco dogale:
tu da una fiaba mi lanci una rosa.
Gessica, ma le palme della
sera
l’ingenua fronte bendarti
non senti ancora, e dai canali immensa
un’aquila di nuvole levarsi?
l’ingenua fronte bendarti
non senti ancora, e dai canali immensa
un’aquila di nuvole levarsi?
già remota, con gesti di sonno
navighi un fiume d’aria
fra uno sterminio docile di fiori.
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