ANDREA
ZANZOTTO
27 NOVEMBRE
27 novembre
avevo iniziato da giorni il diario.
Il meraviglioso sbadiglio che il selvaggio Utti
spara di fronte ad ogni situazione
i meandri ignoti del suo sentire.
Pallasch si potrebbe dire
il suo sbadiglio cinico giglio
buttato in faccia al tutto o al niente
del suo sogno innocente
munito di solido punto-blu
Pallasch o miagolio sbadigliato
dopo bevuta d'acqua pura di prato
lungi dalle verminose delizie
delle guerre e dei giornali e delle pizie
che li sputano fuori
pur se senza finzione di corrucci, senza pudori.
avevo iniziato da giorni il diario.
Il meraviglioso sbadiglio che il selvaggio Utti
spara di fronte ad ogni situazione
i meandri ignoti del suo sentire.
Pallasch si potrebbe dire
il suo sbadiglio cinico giglio
buttato in faccia al tutto o al niente
del suo sogno innocente
munito di solido punto-blu
Pallasch o miagolio sbadigliato
dopo bevuta d'acqua pura di prato
lungi dalle verminose delizie
delle guerre e dei giornali e delle pizie
che li sputano fuori
pur se senza finzione di corrucci, senza pudori.
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