Παρασκευή 19 Φεβρουαρίου 2010
ΕΝΑ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΩΝ ΙΤΑΛΩΝ ΑΝΑΡΧΙΚΩΝ
CANTO DEI MALFATTORI
Ai gridi ed ai lamenti
di noi plebe tradita
la lega dei potenti
si scosse impaurita
E prenci e magistrati
gridaron coi Signori
che siam degli arrabbiati
e rudi malfattori
Deh t’affretta a sorgere
oh Sol dell’avvenir
vivere vogliam liberi
non vogliam più server
Natura, comun madre,
a niun nega i suoi frutti,
e caste ingorde e ladre
ruban quel ch’è di tutti
Che in comun si viva
si godi e si lavori
tal’è l’aspettativa
che abbiam noi malfattori
Deh t’affretta a sorgere
oh Sol dell’avvenir
vivere vogliam liberi
non vogliam più server
Chi sparge l’impostura
avvolto in nera veste
chi nega la natura
sfuggiam come la peste
Sprezziam gli dei del cielo
e i falsi lor cultori
del ver squarciamo il velo
perciò siam malfattori
Deh t’affretta a sorgere
oh Sol dell’avvenir
vivere vogliam liberi
non vogliam più server
Amor ritiene uniti
gli affetti naturali
e non domanda riti
né lacci coniugali
Noi dai profan mercati
distor vogliam gli amori,
e sindaci e curati
ci chiaman malfattori.
Deh t’affretta a sorgere
oh Sol dell’avvenir
vivere vogliam liberi
non vogliam più server
Divise han con frodi
Città, popoli e terre
da qui gl’ingiusti odi
che generan le guerre.
Noi che seguendo il vero
gridiam a tutti i cori
che patria è il mondo intero
ci chiaman malfattori
Deh t’affretta a sorgere
oh Sol dell’avvenir
vivere vogliam liberi
non vogliam più server
Leggi dannose e grame
di frode alti stromenti,
secondan sol le brame
dei ricchi prepotenti
Dan pene a chi lavora,
onore a sfruttatori
conferman poscia ancora
che siam dei malfattori.
Deh t’affretta a sorgere
oh Sol dell’avvenir
vivere vogliam liberi
non vogliam più server
La chiesa e lo stato
L’ingorda borghesia
contendono al creato
di libertà la via
Ma presto i dì verranno
che papa, re e signori
coi birri lor cadranno
per man dei malfattori.
Deh t’affretta a sorgere
oh Sol dell’avvenir
vivere vogliam liberi
non vogliam più server
Allor vedremo sorgere
il Sol dell’avvenir
in pace potrem vivere
e in libertà gioir.
Στίχοι: Attilio Panizza.
Μουσική: Ανώνυμος.
Τραγούδι του 1891.
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