ALFONSO GATTO (1909-1976)
DENTRO L'AMOREAl segno che ti dà la stanza sciogli
sulla parete l'ombra dei capelli,
le braccia alzate, la flessuosa voglia
d'avermi, e già dal ridere mi volti
nella raffica buia, mi cancelli
per affiorare dal lamento vano.
Smarrita, nel cercarmi con la mano,
nel distinguermi il volto, grata, piena
d'aperto e poi ripresa dalla lena
della dolcezza, calma a poco a poco
come in un lungo brivido. Dal gioco
degli occhi che balbettano mi ridi
sul petto a colpi di piccoli gridi.
Το υλικό της ανάρτησης μάς το έστειλε η εικονιζόμενη φίλη του ιστολογίου κ. Irina Sheik.
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